Descrizione E' illuminante ai fini del valore e del significato didattico dei testi riportare qui l'appassionata prefazione dell'autore al suo Compendio di teoria musicale. PREFAZIONE Nel dare alle stampe questo «Compendio » che deve servire allo studio ed all'insegnamento della Teoria musicale e del Solfeggio, non ho avuto che un desiderio, quello, cioè, di sviluppare nei discenti, nel miglior modo possibile , la loro intelligenza e la loro mentalità . Ancor oggi la grande maggioranza crede che si possa diventare perfetti musicisti (esecutori, virtuosi, direttori d'orchestra) trascurando di assimilare compiutamente cotesto fondamentale studio della Teoria e del Solfeggio, tralasciando di addestrarsi nel Solfeggio cantato, e finalmente non tenendo quasi conto delle indispensabili conoscenze sulla natura fisica del suono, il quale, sviluppato in senso melodico e ritmico , è la materia prima dello studioso e conseguentemente lo stimolo principale della sua sensibilità e della sua naturale inclinazione. Infatti, i migliori musicisti a che debbono, quasi esclusivamente, la loro abilità e la loro riuscita? Rispondiamo subito: alla così detta loro quadratura ed alla loro grande sensibilità che, innestate alla perfetta conoscenza del meccanismo del loro strumento (pei virtuosi), ed alla utilizzazione della intelligente fedeltà della loro orchestra (pei direttori), danno origine e vita a quel sublime edificio armonico che pare fatto per educare, raffinare e purificare la psiche umana. Non insisterò, dunque, a dimostrare con altri argomenti di quale importanza sia codesto studio. Tutti quei giovani, (non esclusi coloro che coltivano questa nostra disciplina più per diletto che per carriera vera e propria), i quali per la loro disavventura , per colpa propria o delle loro guide, avranno trascurato cotesto studio, per tutta la loro vita avranno danneggiato sé stessi e l'arte. Dirò, inoltre, subito agli studiosi, (ed essi potranno agevolmente accorgersene ), che non mi sono proposto davvero di dire qualcosa di nuovo in questo mio « Compendio ». Soggiungerò altresì, che ho avuto soltanto l'idea di sintetizzare le cose già note, e di riordinarle in guisa da fornire agli studiosi, tutte quelle cognizioni che servono oggi ad un musicista moderno. Ecco perché mi sono ingegnato di diradare e chiarire quel confusionismo che è sempre esistito nella esplicazione di questo nostro studio, così come ogni mia cura è stata rivolta a risolvere ogni interpretazione controversa od erronea. Ed ora che ho esposto il concetto fondamentale cui si inspira questo mio «Compendio», sarò lieto se esso potrà riuscire utile agli studiosi, e in particolar modo a quei Maestri che intendono dedicarsi a tale difficile insegnamento perché questi, con le loro assidue ed amorevoli cure, oltre che con la loro intelligente attività, riescano a forgiare degli artisti che possano onorare degnamente l'arte nostra. Ai lettori , e specialmente agl'iniziati a questa sublime e difficilissima disciplina, l'onesto e sincero responso! LETTERIO CIRIACO Roma, Ottobre 1935.